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il signor x
nonostante il signor x sia un mio personaggio, mi trovo in difficoltà nel presentarlo. il signor x credo possa essere ognuno di noi nella propria vita di tutti giorni. ma lui a volte si ferma a pensare. il signor x non è un intellettuale. cerca di dire ciò che vive per poche parole. persino banali. torna di tanto in tanto con le sue quattro righe. quasi un invito a fare come lui. non è poco. oggi. scrivergli non è difficile. che risponda attraverso un qualche suo verso non è improbabile. se ciò dovesse accadere in nota verrà riportato il nome di chi ha suggerito a lui il tema. torino - gennaio 2000
- chi conta siede alla destra del padre un brutto tiro è mancino l'individuo poco raccomandabile è invece sinistro e sinistro è anche il futuro se promette poco di buono a sinistra vanno poi i dannati ma a sinistra c'è il cuore e tanto al signor x bastava –
- il signor x guardò a lungo dal ponticello il lento scorrere dell’acqua il signor x si convinse che era meglio liberarsi della sua angoscia e la gettò nel canale la vide allontanarsi si allontanò anche lui ritornando più tardi quasi per accertarsi che davvero tutto fosse finito nell’acqua calma non c’era più segno di quanto gettato il signor x non si era accorto che la sua angoscia era rimasta impigliata tra i rami della riva sinistra prima o poi sarebbe ricomparsa quando meno se lo fosse aspettato –
- al signor x non piaceva non era mai piaciuta la marmellata di lamponi sul tavolo di cucina ce n‘era un barattolo mezzo vuoto da tempo il signor x cenava da solo davanti al solito piatto senza premura fissando il barattolo per metà solitudine e per metà speranza –
- giocare vuol dire mettersi in gioco. da tempo il signor x non giocava più da quando era stato impiccato con 5 lettere. forse non aveva mai giocato –
- in amore bisogna essere fortunati e gli amori del signor x lo furono loro che raccoglievano fanti e re di cuori in silenzio il signor x quasi senza accorgersene incominciò a coltivare la solitudine a cui si sarebbe abituato –
- dopo un po’ di tempo condiviso al signor x veniva fatta sempre la stessa domanda - cosa vuoi da me?- come sempre il signor x rispondeva - niente - come avrebbe mai potuto giustificare la richiesta del suo passato –
- al ristorante il signor x si sedette al solito posto di fronte a lui finalmente libero una nuova amicizia - fai i bocconi piccoli - ma io non li ho mai fatti grandi - metti le posate appaiate - le ho sempre messe così - non prendere il caffè - non bevo caffè il signor x chiese scusa per la sua inutilità non si era reso conto del poco tempo trascorso da quando era ritornato ad essere solo –
- il signor x ha sempre avuto problemi di cuore in un improbabile mazzo di carte non ne sarebbe mai stato il re e nemmeno solo un fante così come d'altronde non è mai stato un re di denari per qualsiasi regina persino quella di fiori lui contava come un due di picche il signor x non ha mai imparato giocare a carte –
- minore è la probabilità che un fatto accada tanto è maggiore la fortuna che porta se accade il signor x lo sapeva per questo sperava di attraversare il sottopasso ferroviario mentre sopra correva un treno il signor x pensò poi che attraversare i binari ad un passaggio livello custodito ma con le sbarre alzate e mentre passava un treno sarebbe stato un fatto di massima improbabilità –
- il buongiorno si vede dal mattino il signor x lo sapeva ma si alzava comunque tardi il signor x amava fantasticare ad occhi chiusi infischiandosene del giorno che avrebbe vissuto –
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